L’albero della vita #FiengoPiantala

piantareIn occasione della nascita di mio figlio, ho scoperto che nel Beneventano (e non solo) è diffusa un’usanza che si tramanda da secoli: piantare un albero da frutta come dono per ogni nascituro. L’albero simboleggia la vita, gli fornirà l’ossigeno necessario per respirare, i frutti per nutrirsi e, quando saranno entrambi maturi, gli donerà il legno per costruire la sua casa.

Aldilà delle usanze e tradizioni campane anche la legge fa la sua parte. Infatti la legge n°10 del 14 febbraio 2013 (visibile qui) prevede che

a) per ogni bambino nato o adottato nei comuni sopra i 15.000 abitanti venga piantato un nuovo albero dedicato;

b) i dati dell’albero vengano comunicati ai genitori del bambino;

c) i comuni in questione si dotino di un catasto degli alberi per monitorare ed intervenire a tutela degli spazi verdi;

d) gli amministratori del comune producano un bilancio del verde a fine mandato che dimostri l’impatto dell’amministrazione sul verde pubblico (numero di alberi piantati ed abbattuti, consistenza e stato delle aree verdi, etc.).

Scoprire tale legge, finalmente fa tirare un sospiro di sollievo. Costatare che non tutto è andato perduto solleva lo spirito e fa sperare in un mondo migliore o quasi… Mi chiedo, infatti: dato che sono passati già due anni dall’approvazione di questa legge, quanto è stato prodotto? Quali sono stati i cambiamenti ottenuti? Ma in particolar modo dove si trova l’albero di mio figlio?

L’albero che dovrà fornirgli l’aria che dovrà respirare, i frutti che dovrà mangiare ed il legno per farlo crescere credo che non sia stato ancora piantato e con esso anche l’idea che il rispetto di questa terra, che ogni giorno calpestiamo, vada insegnato ai più piccoli, affinché loro se ne prendano cura e la consegnino ai loro figli in condizioni migliori di come l’hanno ricevuta.

Cercola-StemmaDa secoli, le nostre terre sono state caratterizzate dalla presenza di splendidi pini. Anche nello stemma del comune di Cercola è rappresentata una quercia, la stessa quercia che da il nome al nostro paese; è storia che a Cercola esisteva una taverna all’ombra di una grande quercia che in dialetto locale era detta Cerqua. Inoltre, non tutti sanno che questo territorio era ricco di albicocchi, che purtroppo negli anni sono andati persi.

È cronaca recente che proprio vicino ad una scuola tutti i pini che fiancheggiavano la strada sono stati abbattuti forse per validi motivi di sicurezza, ma perché non sono stati sostituiti con altrettanti alberi?

Sicuramente errori sono stati fatti, ma quello più grave sarebbe di non prendere subito provvedimenti in tale senso. Per questo chiedo al sindaco Fiengo – #FiengoPiantala – e tutta l’amministrazione quali provvedimenti abbiano preso negli ultimi mesi. La mia speranza è che nel giro di pochi anni tutte le famiglie cercolesi crescano con il desiderio di tutelare il proprio albero per vederlo crescere e diventare alto e forte proprio come il loro figlio.
albi-Cercola

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