STOP alle videoriprese dei consigli comunali…

Buongiorno a tutte/i,

la serata di ieri ha visto lo svolgimento del Consiglio Comunale di Cercola in prima seduta dopo appena quattro mesi dall’ultima assise.

Prima dell’inizio del Consiglio sono stato informato, dapprima dal Sindaco ed a seguire dal Presidente del Consiglio Comunale che le videoriprese (che per chi non lo sapesse abbiamo effettuato da circa 8 anni senza alcuna interruzione e/o richiami!) non erano più consentite.

Alla mia richiesta di informazioni in merito al citato diniego ci sono state date dapprima risposte evasive, farfugliando qualcosa relativamente alla trasmissione in diretta o al canale di diffusione (che è sempre stato un canale youtube!), passando poi al fatto che con il nuovo affidamento delle registrazioni audio si sarebbe prevista anche la registrazione video, fino ad arrivare (e siamo alla terza/quarta scusa!) alla motivazione, diciamo “ufficiale”, visto che la stessa è stata esplicitata durante il consiglio dallo stesso Presidente, che le riprese sono sospese in attesa di approvazione di un regolamento ad hoc. (sono anni che se ne parla ma non ha mai visto la luce e nel frattempo le riprese sono sempre state consentite!)

Bisogna però a questo punto fare un’attenta disamina degli accadimenti che hanno davvero portato a questa, che a prima vista può sembrare una incomprensibile decisione da parte del Presidente del Consiglio (che lo rammento a tutti è l’unico legittimato ad esprimere l’eventuale assenso/diniego dopo eventuale consultazione con l’intero consiglio).

Il sottoscritto possiede un’autorizzazione per le riprese dei Consigli Comunali, mai revocata, dal 2010 rilasciata dall’allora Presidente del Consiglio e da quel momento fino al Consiglio Comunale del 30 Luglio 2018 scorso (quindi fino all’attuale Presidente del Consiglio) la stessa è risultata sufficiente per poter effettuare le riprese.

Dopo la ripresa dell’ultima seduta mi è stato fatto presente dall’attuale Presidente del Consiglio di produrre nuova richiesta di autorizzazione (a mio avviso non dovuta in quanto la precedente non era mai stata revocata!) e con l’occasione ho richiesto in maniera disgiunta, previa verifica delle condizioni tecniche, l’eventuale ulteriore autorizzazione della trasmissione in diretta streaming dei consigli.

Nonostante la richiesta dovesse essere indirizzata per competenza solo alla sua attenzione, il Presidente mi ha chiesto la “cortesia” di inviarla, per conoscenza anche al Sindaco.

Per lo stesso documento richiedevo per il tramite del Presidente del Consiglio di sottoporla anche a tutti i consiglieri. Di seguito si può visionare la richiesta con i relativi allegati:

Risulta evidente che la mia richiesta, con tutti i relativi allegati, datata 24/09/2018 era al vaglio del Presidente e dell’intero Consiglio Comunale. Ho avuto modo di chiedere verbalmente notizie al Presidente e sembrava, fino a poco tempo fa, che non ci fossero problemi se non esclusivamente per la parte relativa alla diretta che, come è ben comprensibile e già illustrato, era un’eventualità disgiunta dalla normale ripresa come sempre effettuata!

Nonostante tutto, nessuna risposta scritta è mai pervenuta per cui in data 23/11/2018 vista l’imminenza del Consiglio Comunale convocato per il giorno 26/11/2018 o 28/11/2018 ho provveduto ad inoltrare al Presidente il sollecito riportato di seguito:

Neppure a tale sollecito è arrivata mai risposta e solo prima dell’inizio del Consiglio sono stato informato, nelle descritte modalità, della sospensione.

Ritengo che non ci siano reali motivazioni per la sospensione o se ci sono, vanno ricercate nella volontà, ancora una volta, di dimostrare chi è che comanda…

Da colloqui informali, infatti, mi è stato fatto capire, a più riprese, che si tratta più di una rappresaglia nei confronti del sottoscritto e/o nostro gruppo politico.

Con tutto il rispetto, mi spiace che l’attuale Presidente del Consiglio Luigi Sorrentino si sia prestato a tutta questa messinscena e mi permetto di ricordare che il suo predecessore Dott. Vincenzo Barone anche nei momenti più aspri di confronto negli ultimi 5 anni non ha mai usato “mezzucci” di questo genere pur di assecondare le volontà altrui mantenendosi nell’imparzialità che il ruolo ricoperto richiede… Il Presidente ancora precedente Dott. Giuseppe D’Ambrosio addirittura si dissociava dalla posizione dell’allora Sindaco Dott. Pasquale Tammaro consentendo le riprese omettendo di inquadrare il solo Sindaco! A suo tempo dai banchi dell’opposizione, membri dell’attuale maggioranza si fecero sentire per difendere il mio diritto alla ripresa.

Neppure alla richiesta di spiegazioni in Consiglio Comunale fatta dal Consigliere #M5S Giovanni Rinaldi è stata data una chiara risposta e si è continuato a tergiversare!

Sarebbe stato interessante anche conoscere la posizione di ognuno dei consiglieri comunali relativamente a questa storia e si sarebbe potuto eventualmente farli esprimere mettendo ai voti la mia richiesta coinvolgendoli… Sicuramente la decisione con l’avallo della maggioranza del consiglio sarebbe stata meno indigesta!

Peccato che nonostante la mia richiesta scritta dal 24/09/2018 non si sia riusciti a dare una semplice risposta scritta e si sia dovuto attendere il consiglio per poterla dare…

In fondo il video di una telecamera non fa altro che riportare fedelmente quello che si è, gli atteggiamenti che si assumono e come sostengo da tempo anche in che modo si esprimono (sia a parole che a gesti!) le persone riprese e per farsi un’idea di chi e come ci rappresenta in consiglio comunale!

Pensare che in recenti vicende giudiziarie il video di un consiglio è stato anche richiesto come documentazione probante alcuni eventi accaduti! Ma probabilmente era utile alla causa!

Evidentemente la trasparenza, ma non serviva questo evento per farcelo comprendere, non è più gradita!

Alla prossima…

Angelo Visone

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Una risposta

  1. Gennaro Piccolo ha detto:

    diffondere la diretta dovrebbe essere un compito istituzionale, visto che sembra che il nostro Comune ha pure addetti stampa e, quindi, dimostra sensibilità per la comunicazione pubblica. Altro che iniziativa di un movimento o un partito, da autorizzare o meno. Visto che oggi ci sono gli strumenti, e, per fortuna, a differenza che in passato, si fanno pure conferenze-stampa e quant’altro, l’informazione dei momenti pubblici istituzionali dovrebbe essere garantita direttamente dall’amministrazione, come un servizio pubblico. Ripeto: diamo l’esempio coraggioso. Quel poco di sinistra rimasto in paese (ma molto diffuso anche se purtroppo silente), e la parte migliore di qualsiasi orientamento politico ne dovrebbero fare una battaglia seria. Invece, siamo sempre a scannarci sui punti-e-virgola. Basta coi parrucconi! Siamo già da 18 anni nel terzo millennio!

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