Senza via d’uscita…

Buongiorno a tutte/i,

nei giorni scorsi siamo stati contattati da alcuni cittadini ai quali è stato negato, in qualche maniera, di muoversi liberamente!

L’area interessata dal fenomeno (para-normale?) è la parte alta di via Censi dell’Arco (per capirci quella dopo i binari della circumvesuviana), dove da diverso tempo si sta lavorando alla realizzazione di una mega struttura polivalente con tanto di piscine e campi da tennis (almeno dai rumors pervenuti negli scorsi mesi…)

Questa area già soffriva di una mobilità alquanto limitata, in quanto le uniche vie di accesso sono da via San Francesco d’Assisi per via Censi dell’Arco, una stradina dove a stento passa un solo veicolo (per cui è a senso unico alternato) oppure dalla rampa di uscita della superstrada denominata via Luca Pacioli, che è un senso unico a scendere.

Tale rampa in discesa prevede, o è meglio dire prevedeva, come eventuale via di uscita, alla fine della stessa, svoltando a sinistra ed infilandosi sotto la superstrada una seconda rampa in salita che usciva, prima della chiusura per i lavori dell’Ospedale del Mare sul tratto opposto della superstrada.
Una volta scesi dalla rampa svoltando invece subito a destra si accede alla suddetta Via Censi dell’Arco come è possibile notare dalla mappa riportata a seguire.

Clicca sull’immagine per ingrandire.

Da circa una settimana, questa già di per sè non agevole manovra è stata resa una vera e propria “mission impossible” tagliando fuori dalla normale viabilità alcuni residenti.

Scherzi a parte, a partire dal giorno 2 novembre 2016 sono iniziati dei non meglio specificati “lavori di immissione in fogna” in zona “altezza ex Grafitalia” chiudendo la suddetta strada alla “circolazione veicolare“. Come evidenziato dal cartello in foto, non si conosce la data di fine lavori.

Cartello a valle della "ex Grafitalia"

Cartello a valle della “ex Grafitalia” (trovato a terra!)

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Lavori a valle della “ex Grafitalia”

Cartello presente all'ingresso di Via Censi dell'Arco incrocio con via San Francesco

Cartello presente all’ingresso di Via Censi dell’Arco incrocio con via San Francesco

Lavori a monte della "ex Grafitalia"

Lavori a monte della “ex Grafitalia”

Da quel giorno, per gli abitanti a monte della “ex Grafitalia” tutto è rimasto invariato in quanto potevano sia entrare che uscire su via San Francesco d’Assisi mentre gli era inibito il solo accesso proveniente da via Luca Pacioli.

Per i meno fortunati abitanti della zona a valle della “ex Grafitalia” invece, di colpo, le vie d’uscita venivano azzerate! L’unica via di uscita dall’area era quella di percorrere, in controsenso, la rampa della suddetta via Luca Pacioli.

Questa manovra è resa estremamente pericolosa dal fatto che la rampa è in discesa e percorrerla in senso opposto espone al rischio di non essere visti da chi la percorre in maniera regolare e ciò può causare terribili conseguenze.

Ma gli impavidi residenti, a seconda delle necessità si sono avventurati, obtorto collo,  in questa perigliosa manovra fino a quando, qualche giorno fa, precisamente in data 8 novembre, di mattina, uno di essi veniva intercettato da una pattuglia dei Carabinieri che lo redarguiva e gli intimava di retrocedere per contestargli l’infrazione. Il malcapitato esponeva la sua voglia di libertà negata da quella, a prima vista, regolare interruzione per lavori.

Senza elevare sanzione alcuna, comprendendo l’impossibilità di percorrere altre strade, per fortuna le forze dell’ordine hanno consentito l’uscita indenne al residente il quale però a quel punto ci ha segnalato la cosa ai nostri recapiti.

Purtroppo la situazione potrà sembrare “normale” ma c’é da dire che per fortuna tutto è andato bene e si è evitata qualche tragedia (e/o anche qualche “ingiusta” sanzione!).

Ritengo che non si possa chiudere una strada per lavori in una zona già tanto menomata in termini di viabilità con un semplice cartello molto generico (normalmente sarebbe dovuto essere emesso almeno su carta intestata del Comune o della Polizia Municipale!) nel quale si richiama un’autorizzazione prot. n. 13653 del 21/10/2016. Dando per buono questo cartello, da dove si evince chi lo ha emesso? A chi si sarebbero dovuti chiedere eventuali, chiarimenti? E’ lecito pensare che se domattina per fare i lavori sotto casa mia metto un cartello del genere e chiudo una strada? In ultimo, a voler essere comprensivi, non si è trascurato il fatto che per emettere un’ordinanza di chiusura di una strada (forse era questo il documento giusto da produrre, non l’autorizzazione!) andavano valutati percorsi alternativi con eventuale annessa temporanea segnaletica al fine di evitare qualunque rischio?

Nella mattinata del 9 novembre abbiamo contattato il Comandante della Polizia Municipale esponendo i nostri dubbi e lo stesso si è premurato di trovare nel più breve tempo possibile una soluzione alla problematica esposta.

Stamattina 10 novembre ad un sopralluogo dell’area la situazione era ancora invariata e siamo stati invitati a passare per il cantiere uscendo su via Europa. Chiaramente non ritengo la soluzione idonea ed a questo punto mi premurerò di recuperare la citata ordinanza.

Che dire… tutto bene quel che finisce bene… o NO?

Alla prossima…

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