A volte non sentono… #2

sordiBuonasera a tutte/i,

poco più di un anno fa ho iscritto mio figlio al suo primo anno di scuola dell’infanzia al I.C. De Luca Picione Caravita ed ho, come immagino facciano tutti i genitori di questo mondo, cercato di instaurare da subito un rapporto di proficua collaborazione con la scuola con l’intento di rendere l’esperienza del mio piccolo quanto meno traumatica e quanto più vicina ad una naturale estensione dell’ambiente familiare.

In occasione di una delle riunioni dedicata alla conoscenza dei genitori con il corpo insegnante, ho avuto modo di constatare quello che da tempo sentivo da altre persone a proposito della scuola.
Infatti come già anticipatomi, le risorse dedicate a questa parte “fondamentale” della vita dei nostri figli sono sempre più esigue e costringono, spesso, i genitori a farsi carico di spese senza le quali i nostri figli non potrebbero svolgere buona parte delle attività previste.

Premetto che il mio spirito particolarmente battagliero mi aveva fatto partire con il piede sbagliato in quanto ritenevo che trattandosi di una scuola pubblica tutto fosse dovuto (anche perchè le tasse che paghiamo dovrebbero coprire le spese richieste). Alla fine del colloquio con le insegnanti, quasi “en passant” ci viene riferita la frase: “ricordatevi di portare le salviettine imbevute in quanto in bagno i lavandini sono troppo alti e a volte non c’è l’acua calda“.

Chiedendo spiegazioni in merito, anche perché non credevo alle mie orecchie, scoprivo che non si trattava di uno scherzo (come è possibile vedere dalla seguente foto) e che realmente il lavabo e l’annesso rubinetto risultavano inaccessibili ai piccolini!

Dopo aver avuto un breve colloquio anche con la dirigente scolastica, avendo anche memoria di recenti lavori che avevano interessato la scuola, ed avendo capito che la cosa non era di sua diretta responsabilità, inviavo, a gennaio 2014 (prot. 0039 del 02/01/2014 per vederla cliccare qui) una richiesta di informazioni a quelli che per me avrebbero dovuto provvedere ossia il SINDACO, l’ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE ed al RESPONSABILE DELL’UTC (Ufficio Tecnico Comunale) che avrà sicuramente in qualche maniera partecipato e verificato l’adeguatezza dei lavori eseguiti!

Inoltre, da quella data, ho più volte sollecitato una risposta scritta alla mia richiesta (che, paradossalmente, poteva essere anche solo “non vogliamo risponderti) ad alcuni dei citati soggetti, ricevendo blande risposte del tipo “il fatto è che non era prevista la scuola dell’infanzia…” oppure “ho passato la richiesta e mi sembra indecente che non ti abbiano ancora risposto” o ancora il sempreverde “vabbé e quindi che vogliamo fare?“.

A questo punto, come sempre, c’é da indagare sulla sordità della quale questa amministrazione, sembra essere affetta! Una sordità che oltre ad avere una contropartita economica (ed anche ecologica!) non prevista a carico dei genitori (che ricordo a tutti già comprano altre cose!!!) ha anche un più sottile ed importante risvolto, quello educativo! Sarete anche Voi d’accordo che in questa fase della crescita i bambini vanno stimolati nell’autonomia ed indipendenza nelle operazioni di igiene verso le quali vanno in ogni modo incoraggiati. Pertanto impedirgli di usare il lavandino in favore delle salviettine imbevute ha, a mio parere, un alto valore diseducativo!

 

Ebbene, siamo solo alla fine di OTTOBRE e a tale richiesta non è seguito un bel niente… (dopo solo 10 mesi…) Vi sembra normale?

QUINDI IL COMUNE E’ SORDO? IL SINDACO? L’ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE? IL RESPONSABILE UTC? TUTTI SORDI?

Questa rubrica “A VOLTE NON SENTONO…” è a disposizione di tutti per raccogliere le richieste di cittadini e non, per le quali la nostra amministrazione, tarda a rispondere o ignora del tutto le richieste.

Vi ricordiamo di inviare le Vostre segnalazioni al nostro numero 338 830 64 62 oppure direttamente alla nostra mail movimento.cercola@gmail.com

Alla prossima…

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