Consiglio Comunale del 28/01/2014.

Buonasera a tutte/i,

il primo consiglio comunale del nuovo anno viene celebrato a seguito di alcuni noti, recenti, avvenimenti.

E’ giunta infatti sotto gli occhi (e soprattutto nelle tasche) di tutti la tanto temuta quarta rata TARES (la nuova tassa rifiuti) le cui prime tre rate erano arrivate al tempo del commissario prefettizio.

Questa ultima rata dopo un travagliato iter sia nazionale che comunale (ricorderete infatti gli ultimi 2 consigli dell’anno 2013 in cui veniva approvato anche il bilancio) rappresenta un conguaglio finale ed è giunto in un’unica soluzione pochi giorni fa coincidendo pericolosamente con il saldo della mini IMU.

Come evidenziato dalle opposizioni in sede consiliare, gli effetti del regolamento sarebbero risultati insostenibili per le fasce deboli della popolazione in quanto oltre alla “consueta” tariffazione legata ai metri quadrati dell’immobile si tiene conto anche del numero di occupanti (per il giusto(?) principio che “più persone producono più rifiuti”)

Veniva inoltre fatto notare che gli studi professionali ed altre categorie invece avrebbero ricevuto sicuramente una consistente riduzione e sempre alcuni esponenti delle opposizioni proponevano di aumentare tali tariffe a favore di una mitigazione di quelle delle famiglie più numerose.

Il risultato di tale seduta consiliare è stato quello che le opposizioni (tutte) hanno votato contro il provvedimento che è comunque stato approvato con i soli voti della maggioranza!

Pochi giorni fa (parliamo del 23/01/2014) alcuni cittadini, dopo essersi recati presso l’ufficio tributi per chiarimenti e avendolo trovato chiuso, si sono riversati in piazza a manifestare il loro dissenso e sull’onda di tali proteste esternate ad alcuni esponenti dell’amministrazione, una parte dell’opposizione ha chiesto a gran voce quanto riportato dal manifesto seguente:

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In calce a tale manifesto viene segnalata la richiesta di convocazione di un consiglio comunale urgente per richiedere la rateizzazione dell’ultima rata TARES non risparmiando all’amministrazione “massimi elogi”.
Nella stessa giornata compare un “AVVISO ALLA CITTADINANZA” a firma del Sindaco il cui contenuto è visibile dalla foto che segue:

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Balzano agli occhi queste tre perle:

1) …l’amministrazione comunale sta predisponendo un provvedimento che consente un’ulteriore dilazione in tre rate, al netto dello 0,30% a mq dovuto allo Stato.

2) Gli utenti riceveranno i nuovi bollettini di pagamento con la rimodulazione del calcolo come sopra esposto.

3) Qualora il contribuente verificasse l’eventuale presenza di errori di calcolo, avrà cura di recarsi presso l’ufficio tributi del comune per inoltrare specifica richiesta di rettifica, con allegata documentazione a supporto.

Ebbene, come diceva un conduttore di una nota trasmissione televisiva: “la domanda sorge spontanea” o meglio le domande che mi pongo sono queste:

a) con la perla 1) l’amministrazione non spiega come mai si procede al provvedimento, lasciando trasparire una sua “non responsabilità” dell’accaduto e corre ai ripari come se, illuminata improvvisamente, se ne fosse accorta da sola, mentre invece il mite consiglio, oltre che dalla richiesta dell’opposizione è arrivato dopo una furibonda consultazione con la cittadinanza. Perla nella perla faccio notare che 0,30 sono euro al metro quadro e non percentuale come erroneamente riportato.

b) con la perla 2) non si comprende in maniera univoca se i vecchi bollettini sono da buttare via o meno e nulla si lascia intendere per chi, come il sottoscritto ha già provveduto al pagamento!

c) la perla 3) infine, raggiunge l’apoteosi, in quanto dopo quanto successo, si chiede al contribuente di verificare “eventuale presenza di errori di calcolo” e dopo averlo fatto, nel caso della presenza di errori “recarsi presso l’ufficio tributi del comune per inoltrare specifica richiesta di rettifica, con allegata documentazione a supporto”.

MA DI COSA PARLIAMO? STIAMO FORSE SCHERZANDO?

Intanto, come se nulla fosse accaduto, il Sindaco rassicura da una locale testata giornalistica con queste parole: “Per la Tares, Fiengo dice di aver seguito quelle che sono le regole dello Stato centrale. Per dirla in maniera spicciola “piu inquini piu paghi” e purtroppo le famiglie numerose sono quelle più aggredite e di solito le più numerose sono le più disagiate.

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Si nota una lieve incoerenza tra quanto fatto dalla nostra amministrazione in carica, agendo secondo “le regole dello Stato centrale” e quanto ci si accinge a fare, ossia la rateizzazione dell’ultima rata TARES. Si doveva attendere la reazione della piazza per comprendere che bisognava procedere al rateizzo? In ogni caso, come sempre, chi pagherà per tutti sarà ancora una volta il cittadino e nemmeno i proclami delle opposizioni, che dichiarano di essere attenti ai bisogni dei cittadini, sembrano aver voluto evitare l’inutile dispendio di energie e denaro. Risulta infatti indubbio che per la sola volontà di voler dimostrare di aver ragione, ci troviamo oggi di fronte ad ulteriori spese per le seguenti voci:
– (ri)stampa, bollettazione e spedizione del tributo ricalcolato in forma rateale (che arriverà probabilmente anche ha chi lo ha già ricevuto e magari anche pagato) con spreco sia economico che in termini di carta!
– un consiglio comunale straordinario con tutti i costi annessi e connessi (magari qualcuno responsabilmente potrebbe fingere di voler rinuciare al gettone di presenza)

Ci troveremo comunque, domani sera 28 gennaio o dopodomani sera 29 gennaio verso le 17.30 (ma anche più tardi sempre se e quando lor signori sono comodi) ad assistere all’ennesimo siparietto che si poteva tranquillamente evitare con un pò di buon senso da parte di tutti!

Una piccola nota va ai contribuenti/sostenitori di questa amministrazione ed ai cittadini tutti: per i primi vogliamo sperare che abbiano già pagato per spirito di corpo con coloro che hanno votato ritenendo a priori giusto quanto fatto dalla loro fazione politica, mentre per i secondi è sempre valido l’invito di partecipare con maggiore assiduità alla vita cittadina e di non ricordarsi solo nelle occasioni “di tasca” che è giusto farsi sentire!

Un’ultima chicca giusto come esempio di quando si vuole andare incontro ai cittadini, ce la da in questi giorni il Sindaco di Scafati a cui va tutta la mia personale ammirazione per quanto evidenziato da questo articolo.

Per chi avesse voglia di incontrarci, come sempre siamo quelli in fondo con la telecamera!

Se non Ti occupi di politica prima o poi la politica si occupa di te…

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Una risposta

  1. i cercolesi si accorgono di essere dei cittadini solo quando gli si mettono le mani in tasca. Le proteste (inutili) a nulla sono servite. La rata è stata pagata da chi (come me) sa che tutto questo agitarsi come oche nello stagno poco profondo è inutile se il punto istituzionale di riferimento è composto da una manica di idioti. Fintanto che i compaesani saranno questi “opportunisti della democrazia partecipata” che votano ad minkiam, ci saranno sempre questi id…i al comando.

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