Un abuso al giorno #2

Buongiorno a tutte/i,

sempre per la serie dei presunti manifesti abusivi (che ricordiamo sono quelli senza il timbro della concessionaria della pubblicità sul nostro territorio questo per essere chiari).

Nelle foto seguenti notiamo che tale timbro è mancante:

Foto del 27/07/2013 ore 09:11

Foto del 27/07/2013 ore 09:11

Foto del 27/07/2013 ore 09:10

Foto del 27/07/2013 ore 09:10

Il primo manifesto, quello a sinistra, presente sul territorio già da qualche tempo, ci invita attraverso un “invito sacro” in una tenda di evangelizzazione a San Sebastiano al Vesuvio. Sempre da San Sebastiano arriva il secondo manifesto che ci informa di un’altra grande vittoria (con ben due manifesti per plancia) del committente del manifesto.

Come si può notare anche da queste foto, non c’è traccia del famoso timbro per cui è legittimo ipotizzare che ci sia una inadempienza da parte dei committenti (che forse non hanno pagato l’imposta) o da parte del concessionario o chi per esso (che pur avendo percepito l’importo per l’affissione comprensivo di imposta non ha proceduto al pagamento della stessa).

Ad una prima indagine, i vigili urbani avrebbero fatto le foto segnalandole alla Prefettura che ha i suoi tempi. I committenti dal canto loro riferiscono di essersi rivolti ai tipografi per i manifesti e che pertanto demandano a questi anche l’onere dell’imposta e dell’affissione.

In questo casi come quando eravamo bambini, siamo davanti ad un bel “31 salvi tutti” in quanto:
1) Il committente paga il tipografo ignorando (?) che si debba pagare l’imposta;
2) Il tipografo dopo aver incassato procede con l’affissione ignorando a sua volta che bisognava pagare l’imposta (almeno questo è lecito pensare dalla mancanza del timbro);
3) I vigili urbani non trovandosi presenti all’affissione dei manifesti invocano la mancanza di “flagranza di reato” e trasmettono gli atti alla Prefettura.
4) I manifesti restano indisturbati dove sono.

Il delitto sembra perfetto… ma a qusto punto citiamo un’interessante passaggio del Regolamento che disciplina le affissioni (art. 67 comma 3): “Il comune, o il concessionario del servizio, può effettuare, indipendentemente dalla procedura di rimozione degli impianti e dall’applicazione delle sanzioni di cui al comma 2, l’immediata copertura della pubblicità abusiva, in modo che sia privata di efficacia pubblicitaria, ovvero la rimozione delle affissioni abusive, con successiva notifica di apposito avviso secondo le modalità previste dall’art. 10 del D.LGS. n. 507/1993.

Per farla breve, il comune dovrebbe procedere comunque alla copertura o alla rimozione delle affissioni abusive, e quindi non c’è da attendere ne Prefettura e nemmeno flagranza di reato per poter dare un segnale forte agli abusivi! (chiunque essi siano, committenti tipografi o attacchini)

Al prossimo abuso…

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